Scongiurato il fallimento del CAAN. Garantita la continuità aziendale della società partecipata al 70% dal Comune di Napoli e salvaguardati gli oltre duemila posti di lavoro che, tra diretti, indiretti e indotto, gravitano attorno al più grande Centro agroalimentare del Sud Italia, con sede a Volla.
Il Tribunale di Nola, facendo seguito all’udienza camerale dello scorso 8 aprile, ha approvato il Piano Concordatario presentato il 6 agosto 2020 dalla società guidata dal presidente Carmine Giordano, sulla quale pesava una debitoria di circa 60milioni di euro che sarà ripianata nel corso dei prossimi cinque anni.
“L’omologa del piano rappresenta senz’altro un traguardo importante – commenta Giordano – ma non può essere considerato un punto di arrivo. Al contrario costituisce un punto di partenza, un nuovo inizio per la Società che, liberatasi finalmente dai debiti pregressi, può guardare al futuro con maggiore ottimismo, naturalmente proseguendo sulla linea del massimo rigore, dell’economicità, dell’efficacia ed efficienza della gestione aziendale”.
Il percorso concordatario è stato complesso e spesso in salita “ma il socio di maggioranza, e soprattutto il sindaco Luigi de Magistris, ci hanno creduto fin dall’inizio e non hanno mai fatto mancare il loro supporto” aggiunge il presidente del CDA che ringrazia altresì i consiglieri di amministrazione Melania Barberis e Salvatore Velotto, così come tutti i dipendenti, consulenti e l’advisor legale, avv. Antonio Actis, che in questi anni hanno lavorato con la massima abnegazione affinché la procedura andasse a buon fine.
Per i prossimi cinque anni, quindi, i conti del CAAN saranno costantemente monitorati dai Commissari giudiziali nominati dal Tribunale di Nola che dovranno garantire il rigoroso rispetto del Piano ed il puntuale assolvimento di tutti i pagamenti, proseguendo con la gestione virtuosa già operata dal vertice aziendale negli ultimi anni che, producendo importanti economie di cassa, ha fatto sì che il piano di rientro andasse a buon fine.